Oleuropeina

by admin
26 novembre 2018
Category:   Salute
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Oleuropeina


L’oleuropeina e il suo glicoside costituiscono i più abbondanti polifenolipresenti nell’olio di oliva, nonché i prodotti che ne conferiscono le principali caratteristiche organolettiche.Presente nelle foglie e nel frutto dell’oliva, l’oleuropeina sembrerebbe rappresentare – assieme ai lignani e ad altri fenoli derivati, come l’idrossitirosolo – il principio bioattivo più importante dell’olio di oliva.
Gli stessi polifenoli risulterebbero responsabili delle proprietà cardioprotettive, neuroprotettive, antinfiammatorie, antiossidanti e anti-tumorali dell’olio di oliva, che ne fanno uno degli alimenti nutraceutici più importanti della dieta mediterranea.

Indicazioni

Perché si usa l’oleuropeina? A cosa serve?

L’oleuropeina è un polifenolo presente nell’olio di oliva, dotato di attività antinfiammatoria, antiossidante ed immunomodulante.
Alla luce delle sue proprietà biologiche, l’oleuropeina è impiegata con successo nel trattamento e nella prevenzione:

  • Delle patologie cardiovascolari;
  • Della patologie neurologiche;
  • Dell’aging (invecchiamento precoce della pelle e dell’organismo);
  • Dei danni indotti dai raggi ultravioletti;
  • Delle patologie oncologiche;
  • Delle patologie ossidative e infiammatorie.

Alle suddette attività si aggiungerebbero, secondo recentissime evidenze, anche quelle antimicrobiche, dimostratesi efficaci in corso di infezioni da batteri gram positivi e negativi.
Oltre a un diretto effetto antimicrobico, l’attività protettiva dell’oleuropeina deriverebbe dalla capacità di potenziare la risposta immunitaria aspecifica, offrendo un meccanismo di protezione più saldo ed efficace.

Benefici e Proprietà

Quali benefici ha dimostrato l’oleuropeina nel corso degli studi?

Nonostante gran parte delle evidenze attualmente documentate si riferiscano per lo più a modelli in vitro o sperimentali, le indicazioni sull’efficacia clinica dell’oleuropeina sono particolarmente interessanti.

OLEUROPEINA E CANCRO

Dalle numerosissime evidenze sperimentali, l’oleuropeina e il suo glicoside espleterebbero un’importante attività antitumorale nei confronti di differenti cloni neoplastici.
L’induzione del processo apoptotico da un lato e la regolazione del normale ciclo proliferativo dall’altro, sembrerebbero essere i principali meccanismi d’azione antitumorale attribuiti all’oleuropeina e a suoi cataboliti, come l’idrossitirosolo.
A queste attività aspecifiche, dirette nei confronti di cellule di glioblastoma, adenocarcinoma renale, adenocarcinoma polmonare, melanoma e adenocarcinoma colorettale, si aggiungerebbero attività specifiche nei confronti di cloni neoplastici mammari HER2 positivi.
In questi casi, l’assunzione di oleuropeina, secondo alcuni autori, sembrerebbe ridurre lo sviluppo di farmacoresistenza dei cloni tumorali, rendendo decisamente più efficace la terapia monoclonale con trastuzumab.

OLEUROPEINA E ATTIVITÀ ANTINFIAMMATORIA.

L’attività antinfiammatoria dell’oleuropeina, osservata in numerosissimi modelli sperimentali, sembrerebbe espletarsi proprio attraverso l’inibizione dell’enzima 5-lipossigenasi.
Tale meccanismo si concretizzerebbe nella riduzione dell’espressione di Leucotrieni B4 e di altre citochine infiammatorie, responsabili degli eventi molecolari alla base del processo flogistico.
Sebbene ancora del tutto sperimentale, questa proprietà potrebbe sicuramente costituire un valore aggiunto all’efficacia clinica dell’oleuropeina.

OLEUROPEINA E ATTIVITÀ ANTIOSSIDANTE

L’attività antiossidante dell’oleuropeina si concretizzerebbe sia attraverso meccanismi scavanger diretti, sia attraverso l’espressione di agenti antiossidanti.
La possibilità di ridurre i danni indotti dalle specie reattive dell’ossigeno avrebbe pertanto ripercussioni importanti, soprattutto in ambito neurologico e cardiovascolare.
Più precisamente, l’assunzione di oleuropeina potrebbe proteggere dall’azione lesiva dei radicali liberi dell’ossigeno, evento biologico importante in corso di patologie come l’Alzheimer.

L’azione antiossidante si rivela preziosa anche nel proteggere il sistema nervosoe contestualmente il sistema cardiovascolare dall’azione aterogena delle LDLossidate.

OLEUROPEINA E ATTIVITÀ CARDIOPROTETTIVA

L’attività cardioprotettiva dell’oleuropeina deriverebbe dalla combinazione di diverse proprietà biologiche.
Più precisamente, giustificherebbero il ruolo preventivo dell’oleuropeina nei confronti delle patologie cardiovascolari:

  • la riduzione dell’ossidazione delle particelle LDL, note per l’elevata aterogenicità,
  • l’azione antitrombotica esercitata attraverso l’inibizione dell’aggregazione piastrinica,
  • l’azione antinfiammatoria e quella vasoprotettiva.

L’effetto cardioprotettivo è stato ampiamente osservato e caratterizzato in diversi modelli sperimentali, nei quali si è ritardata sensibilmente l’insorgenza di complicanze cardiovascolari.

OLEUROPEINA E ATTIVITÀ ANTIAGING

Molto interessante, negli ultimi anni, è stata l’applicazione della nutraceutica in ambito antiaging.
Tra i rimedi proposti, l’olio di oliva e in particolare i suoi principi attivi, come l’oleuropeina, si sono ritagliati un posto da protagonisti.
Alla base del potere antiaging dell’oleuropeina vi sarebbero:

  • L’azione citoprotettiva nei confronti dei fibroblasti;
  • L’azione antiproteolitica nei confronti delle fibre collagene;
  • L’azione antiossidante diretta verso le proteine e i lipidi strutturali;
  • L’azione genoprotettiva;
  • L’azione protettiva nei confronti delle radiazioni ultraviolette e degli altri ossidanti ambientali.
    da web


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