Oli Vergini ed ExtraVergini di Oliva più di un semplice condimento – 1

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Parlare d’olio in Italia significa parlare di olio extra vergine d’oliva essendone noi italiani i maggiori consumatori, ma la sua rivalutazione è partita dagli anni 50 grazie a ricerche epidemiologiche di studiosi statunitensi che, confrontando l’alimentazione delle popolazioni del Nord Europa con quelle del Sud Europa, hanno fatto emergere come quest’ultime fossero particolarmente protette nei confronti delle malattie cardiovascolari grazie alla dieta mediterranea: frutta e verdura fresca, cereali integrali e naturalmente l’olio d’oliva.

Contemporaneamente altri studi epidemiologici hanno dimostrato come l’assunzione di olio di semi (es. mais e soia) ricchi in acidi grassi polinsaturi (acido linoleico), avesse da un lato azione di abbassare il colesterolo dall’altro azione dannosa nei confronti delle nostre cellule in quanto gli acidi grassi polinsaturi sono più suscettibili all’irrancidimento ossidativo.   

In effetti l’olio extravergine d’oliva ha una composizione interessante dal punta di vista nutrizionale perché è una sostanza grassa che presenta l’80% di acido oleico, acido grasso monoinsaturo facilmente digeribile, con azione inibente la formazione dei calcoli biliari e di riduzione del valore di colesterolo nel sangue; l’acido linoleico è presente per il 10%, quantità ideale in quanto presente nella stessa quantità del latte materno.   

Altra caratteristica importante è il contenuto di polifenoli, gusto amaro, (importanti antiossidanti) e di vitamine (E,A,K,D), in particolare  la Vit E è presente nell’unica forma assimilabile dall’organismo. Inoltre l’Oleocantale, gusto piccante, un antibiotico naturale con un’azione simile all’ibuprofene, antinfiammatorio non steroideo.

ACU Associazione Culturale Ulivita
Tecnologo alimentare
Dr. Raffaella Tognon -
Grado
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