Come prendersi cura del proprio intestino


intestino

1. Eliminare cibi e sostanze nocive. L’obiettivo è quello di sbarazzarsi delle sostanze irritanti che influenzano negativamente l’ambiente del tratto gastrointestinale, come caffeina, alcool o droghe. Alimenti che causano infiammazione come glutine, latticini, mais, soia e zucchero. Consiglio un test di intolleranza alimentare IgG. Le infezioni possono essere dovute a parassiti, lieviti o batteri. Un’analisi completa sarà determinante per rilevare i livelli di batteri buoni, nonché eventuali infezioni. Combattere le infezioni con antimicrobici naturali quali:

  • Aglio : contro-Salmonella typhimurium, Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Bacillus cereus, Bacillus subtilis, micotossigeni Aspergillus, Candida albicans
  • Cipolla: Aspergillus flavus, Aspergillus parasiticus
  • Cannella : micotossigeni Aspergillus, Aspergillus parasiticus
  • Chiodi di garofano: micotossigeni Aspergillus
  • Senape: micotossigeni Aspergillus
  • Pimento: micotossigeni Aspergillus  

2. Sostituire gli alimenti. Aggiungi gli ingredienti essenziali e assicurati di avere una corretta digestione che favorisca l’assorbimento dei nutrienti, queste funzioni possono essere compromesse da diete, farmaci (come gli antiacidi), malattie o invecchiamento precoce. Questo include enzimi digestivi, acido cloridrico e acidi biliari necessari per una corretta digestione. Consuma alimenti fermentati e cibi ricchi di fibre solubili che favoriscono la crescita dei batteri buoni a scapito di quelli patogeni.

3. Ripristinare la funzionalità della flora batterica intestinale. Incrementare lo sviluppo di batteri benefici al fine di ripristinare un sano equilibrio di batteri buoni è essenziale. Ciò può essere ottenuto prendendo un integratore probiotico contenente bifidobatteri e lattobacilli. Si raccomanda di assumere 25-100.000 milioni di unità al giorno. Inoltre, consiglio di assumere un integratore prebiotico (cibo per i batteri buoni) o consumare alimenti ad alto contenuto di fibre solubili.

4. Depurare l’intestino. Fornire le sostanze nutritive necessarie per lubrificare e depurare l’intestino è essenziale. La L-glutammina, è un integratore che aiuta a ringiovanire il rivestimento della parete intestinale. Altri nutrienti essenziali includono zinco, omega 3, vitamina A, vitamina C, vitamina D e Aloe Vera.

5. Relax. E’ molto importante rilassare il sistema nervoso, il diretto responsabile di funzioni quali riposo e digestione, questo può alleviare in modo efficace i sintomi, fino a  ripristinare e risolvere lo stato infiammatorio. Puoi iniziare con qualcosa di semplice, come l’ascolto di una meditazione guidata per diversi minuti al giorno, dedicando a questa pratica fino a 20 minuti due volte al giorno per ottenere un effetto terapeutico.

Esistono prove del fatto che siano i batteri intestinali ad aiutare a mantenere il contatto bidirezionale tra le componenti dell’asse cervello-intestino. In altre parole, lo stress modifica la flora batterica, ma è vero anche il contrario, ossia che i batteri dell’intestino possono avere un profondo effetto sull’asse cervello-intestino e possono modulare la motilità, la permeabilità e la sensibilità delle viscere. Questa comunicazione tra i batteri e l’asse nervoso cervello-intestino, avviene attraverso vari meccanismi: lo scambio di messaggi ormonali con le cellule della mucosa intestinale, la comunicazione con le cellule immunitarie, ma anche diretta comunicazione tra batteri e cellule del sistema nervoso enterico. Un sistema che è una rete inestricabile di oltre cinquecento milioni di neuroni concatenati tra loro e distribuiti per oltre nove metri lungo tutto l’apparato digerente. Fin quando non si inizia ad apprezzare questa relazione complessa, non saremo in grado di prevenire o curare efficacemente la depressione, destinata a diventare la seconda causa di disabilità entro il decennio.

Come società, siamo in grado di proteggere il microbioma (insieme del patrimonio genetico e delle interazioni ambientali della totalità dei microrganismi di un ambiente definito) dalla medicalizzazione della vita fin dalla nascita a cominciare dall’alimentazione infantile. E come individui, possiamo evitare antibiotici, antinfiammatori, cereali, geneticamente modificati, cibi raffinati e inquinati. Interventi promettenti atti a combattere la depressione da una prospettiva intestinale includono probiotici, cibi fermentati, alto contenuto di grassi naturali, e  relax per favorire una digestione ottimale, niente più anti-infiammatori, farmaci insulino-sensibilizzanti e nessun farmaco antidepressivo!

Saper gestire lo stress è un processo di apprendimento che richiede un intera vita, ma qui ci sono alcuni suggerimenti per iniziare.

  • Impara a respirare correttamente. Ogni volta che ti senti ansioso, stressato o sopraffatto da ciò che sta accadendo, fai un respiro profondo e conta fino a cinque, trattieni il fiato per tre secondi, ed espira lentamente per altri otto secondi. Ripeti questo esercizio tre volte. Può essere utile farlo anche prima dei pasti.
  • Sorseggia una tazza di tè Tulsi.  Il Tulsi o Basilico Santo (Ocimun sanctum), dal sanscrito “Madre Medicina” è un’erba ayurvedica che possiede innumerevoli proprietà benefiche che gli conferiscono effetti antiossidanti, antibatterici, antivirali, immuno-stimolanti e adattogeni (antistress).
  • Non incrementare lo stress mangiando in fretta.
  • Non consumare caffeina a stomaco vuoto, soprattutto la mattina. Aggiungi una fonte di grassi sani (come l’olio di cocco o burro chiarificato) o proteine (come polvere di collagene) alla tua colazione,  contribuirà a stabilizzare i picchi glicemici che rallentano il metabolismo.
  • Evita conversazioni troppo impegnative o accese prima di colazione.
  • Nessun esercizio estremo prima di colazione.

Utilizza zinco, L-carnosina (queste due sostanze nutritive hanno effetti benefici sulla mucosa gastrointestinale, e la loro associazione rappresenta un avanzamento importante nella gestione delle ulcere peptiche, tanto che in Giappone viene riconosciuto come farmaco dalle autorità. L’associazione di zinco e carnosina ha dimostrato di risolvere le ulcere dal 60 al 70%, un risultato paragonabile alle terapie farmacologiche convenzionali e con una sicurezza maggiore dei farmaci comunemente usati) e glutammina (studi attuali suggeriscono che la glutammina debba essere considerata un nutriente indispensabile per il corretto mantenimento del metabolismo, della struttura e della funzionalità intestinale) Sia i pazienti che hanno avuto lesioni intestinali,  che quelli trattati con farmaci chemioterapici, radiazioni, farmaci o semplicemente danneggiati da una dieta SAD (Standard American Diet) hanno tratto beneficio dall’assunzione di queste sostanze nutritive.

Secondo la medicina tradizionale cinese e la medicina ayurvedica, il nucleo della vita, la chiave della salute dimora nel tratto gastrointestinale, dove risiede il 70-80% del sistema immunitario. Quindi prenditi cura della casa in cui vivi ORA… prima che sia troppo tardi.


 

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