Imparare a riconoscere il buon olio di Oliva


Olio cucchiaio

Come si può riconoscere un buon olio di Oliva?

E come si procede con l’assaggio?

L’olio di Oliva, come il vino, è una spremuta di frutta che va degustata e amata con tutti i sensi.
All’aspetto la limpidezza è determinata dall’età e dai processi di filtrazione;

la densità dal terroir di provenienza;

il colore, per tipologia di oliva, del periodo di raccolta e dalle tecniche di trasformazione e mantenimento.
Ecco ciò che conta per determinare la qualità è l’assaggio:

1- Annusare l’olio e percepirne le caratteristiche fruttate e i sentori tipici (pomodori, carciofo, mandorle, erba). Devono essere forti e riconoscibili.

2- Assaggiare tenendo in bocca l’olio, attendendo qualche secondo che si riscaldi.
Fare attenzione all’amarezza e al piccante che indica la presenza dei polifenoli, gli antiossidanti naturali.

3- L’analisi “sensoriale” avviene in gola con la percezione della densità del prodotto.
Più l’olio è corposo più vengono esaltate le proprietà peculiari dell’oliva.

Accompagnare la degustazione con un crostino di pane è il massimo!
Quello che ci fa riconoscere un buon olio è dunque l’armonia di sapori che genera e che non si esauriscono immediatamente dopo l’assaggio.


 

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